Con una piuma e l’inchiostro vorrei scrivere, vorrei parlare di quello che non riesco a dire.
Una storia o un racconto, non so, forse una poesia o una vecchia canzone che si tramanderà. Parlare di stagioni o di anni come gia avendoli vissuti o come una vita e un sentimento ancora da scoprire.
Parlare di amore e viverlo ogni giorno o la passione, che nasce dal profondo, ogni giorno più forte.
Potrei provare anche a volare mentre scrivo e potrei sentirmi scoppiare se non lo farò.
Perché ho trovato ciò che nei libri non esiste…
Come vagare nudo nel deserto, senza acqua ne fresco notturno ma solo un sole pronto ad asciugare ogni singola particella di acqua dentro e poi senza quasi piu vita ma solo un lento e faticoso flemme respirare, sentire nell’aria la pioggia e quel meraviglioso bagnarsi della pelle inondata dal fresco del vento che iracondo vaneggia nell’aria.
Un miraggio o un sogno, una verità incredula ma consapevole di quell’attimo che svanito non tornerà mai piu.
Perciò potrei raccontare a chi leggerà, una storia un po’ triste e un inizio che non avrà una fine o forse nemmeno lo è, il preludio di un opera che dei piu grandi scrittori nemmeno l’ombra può ricordare e nei teatri non si potrà commediare.
Che di un bell’abito o una maschera alla vita darà l’attenzione, nessun rumore e poi il sipario si alzerà, in questa storia come uno spettatore applaude il commediante, come il suono di un pianoforte, inizia la commedia di questa storia sognante che solo di realtà ha la sua parte…
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