Stamattina ho sentito il profumo del gelsomino entrare dalla finestra e mescolarsi al profumo del mio caffè appena fatto. Oggi c'è più silenzio del solito e l'aria è fresca come sempre.
Mi sono svegliata senza un pensiero, con un po di nostalgia e immaginandoti camminare in mezzo ai fiori, con i capelli lunghi incontro al vento e con le mani sporche di terra come al solito.
Ora la terra parla di te, mi sento gia parte di essa come se già mi mancasse quella parte di me che se n'è andata insieme a te. Lo sento nella voce degli alberi, negli uccellini che cantano insistenti e in quelle giornate che profumeranno sempre di torte di mele, quelle che mi hai insegnato a fare tu.
Finirò il mio libro per te. Mi vengono in mente i ricordi più belli, le torte, le frittelle, stirare i fazzoletti e sentire il rumore dell'acqua che bolle mentre il nonno fischiettava in giardino con le mani dietro la schiena, con i capelli sempre più bianchi e quei pantaloni con la cintura sempre troppo alta.
Io che sono sempre più uguale a te tranne che per la capacità di far vivere tutte le piante. Noi che abbiamo uguale i colori, l'amore, la voglia di vivere, l'anima e la felicità.
Tu che mi hai lasciato in eredità la cosa più preziosa che potessi trovare, e che mai si rovinerà e che non si può perdere.
Aspetterò quel giorno davanti alla cucina a fare le frittelle, con i bambini che giocano attorno agli alberi e nonno che avrà in braccio un gatto.
Nonna, possiamo essere straordinari e buoni, amare l'amore e stupirci per le piccole cose.
Me l'hai insegnato tu 🤍
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