Lasciami sognare ancora un po.
Devo capire se la realtà, come le favole che possono dipingere di azzurro e di rosa le cose, può prendere i colori e dipingere con il pennello del cuore tanti archi di colore celeste, arancio e marrone. E poi di viola, di rosa e di nero colorare i contorni di una vita molto incerta e a tratti inutile che perde luce al sole e la notte vaga nel sonno; un sonno di cenere e rosso, grigio dai pochi sogni e rosso di quegli attimi peccaminosi che l’hanno tinta di silenzi e di battiti, di quel cuore corroso dalla passione, da quell’attimo di fugace lussuria.
Come quell’attimo intenso di passione porta via ogni certezza, così quel vuoto del silenzio porta via la vita piano piano, senza respiro, senza più una parola.
Non c’è più niente da sentire, solo un tremito della mente dal ricordo che passa, silenzioso ma costante.
Se posso ancora chiudere gli occhi per sognare, voglio vedere quella lacrima sepolta nell’ampolla del tuo cuore e voglio sentire quel freddo che atterrisce e immobilizza ogni sguardo.
Voglio parlare poi del sogno e del suo cambiare.
Prendi il pennello e inizia a formare, a creare, a colorare.
E non dimenticare, non morire, non crescere..
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