Mi sento il tuo odore addosso.
Mi fa morire ogni attimo che ripenso passato con te.
Quella musica..sempre la solita, che ballo nuda al centro della stanza per sentirti qui..e quell’odore di fumo, trapassa i miei capelli e le mie mani come fosse vento.
Non sei la mia pelle ma la mia anima non mi appartiene piu. E in quei tuoi occhi, il tuo sorridermi tra pensieri che non conosco.
Non mi chiedere perché ti guardo, potrei risponderti “perché quando ti guardo mi sento morire” o potrei pensare alle tue mani sul mio viso e senza dirti una parola infuocare di passione la mia mente, ma resta solo un’idea, un fragile pensiero.
Non chiedere alla mia mente nemmeno un istante, perché quell’istante potrebbe essere fatale.
Potrei raccontarti un sogno..che non sapresti mai quale profondo peccato ha sfiorato la mia mente.
Cenerentola, povera stupida, che crede nei sogni..desideri di felicità.
I sogni sono parte di quella ignoranza che chiamano verità. Ma non c’è menzogna nella verità, solo realtà dura e pura, a volte crudele e beffarda, altre ancora spietata ma nei sogni mai sensibile.
Così quell’attimo fugace rubato alla mente, resta solo un tratto di nebbia senza visibilità.
C’è il rischio di perdersi..e se poi si perde la strada non si può tornare indietro. Ma prenderei milioni di volte quella strada e la ripercorrerei a piedi nudi fino a consumarmi.
Sei tu quella sabbia che brucia i piedi ad agosto, quella neve ghiacciata e il mio temporale.
Non te ne renderai mai conto.
Non sai quanta corrente fa nel mare una tempesta. Non la riesci a controllare, non puoi. Soccomberai.
Strapperei a morsi questa vita, urlerei contro il vento e mi lascerei trascinare dalle onde del mare fino a naufragare. Perciò, se capirai, non mi chiedere perché, ma credi solo che in questo silenzio nella notte mentre scrivo ti rubo un pezzo della tua anima per farla mia.
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